Al momento non è possibile indicare in anticipo quanto si pagherà per i contributi consortili (ad esempio quanto si pagherà per il prossimo ruolo) perché l'importo da porre a ruolo, per le varie tipologie di tributo (bonifica, manutenzione irrigua ed irrigazione) e da suddividere sugli immobili interessati, è pari al costo delle 3 attività al netto delle entrate consortili, comprese le entrate per i contributi regionali. Sulla base della normativa vigente i contributi regionali sono principalmente due: - il contributo regionale sui costi della gestione delle opere (L.R. 20/92); - il contributo regionale sui costi di gestione degli impianti di sollevamento (L.R. 37/98); Il primo viene erogato fino ad un massimo del 40% della spesa sostenuta, mentre il secondo fino ad un massimo del 100% della spesa sostenuta. Negli ultimi 15 anni la percentuale erogata non è stata sempre la stessa, variando invece di anno in anno, spesso modificata nel corso dell'anno sia in aumento che in diminuzione ed addirittura modificata con effetti retroattivi sugli anni precedenti. Tale variabilità ed imprevedibilità determina l'impossibilità di indicare in anticipo l'importo dei tributi consortili ed in particolar modo quello irriguo (il cosidetto costo dell'acqua) perché quello maggiormente influenzato dall'importo dei contributi. E' auspicabile che con la Legge di Riforma dei Consorzi di Bonifica, attualmente allo studio della Regione, l'importo dei contributi regionali passi da una percentuale aleatoria e variabile ad una fissa e predeterminata che consenta di fare previsioni attendibili sui contributi di bonifica ed in particolare sul "costo dell'acqua".