In provincia di Oristano a partire dagli anni Cinquanta si sono succeduti diversi interventi di riordino fondiario. I territori interessati furono quelli più fertili, compresi i terreni con problemi di ristagno idrico, dove fu necessario realizzare nel frattempo delle idonee opere di bonifica idraulica. I bacini sui quali si intervenne furono sia quelli situati alla destra del Tirso, in agro di San Vero Milis negli anni ‘90 (PAC 23/865 per una superficie di circa 550 Ha) e in agro di Zeddiani nel 1956 (PAC 4180 di 100 Ha circa) sia alla sinistra del Tirso, nel comprensorio Sud. In questa vasta regione ci fu il maggior impiego di risorse e interventi soprattutto nei territori di Terralba, Marrubiu, Uras e Mogoro dal 1969/70 (Terralba-Marrubiu, 1° distretto - 1° lotto di circa 750 Ha e 1° distretto - 2° lotto di circa 700 Ha) agli anni 80/90 ad Uras (3° distretto 1° e 2° lotto per circa 2000 Ha) Morimenta anni 90 di 390 Ha, fino al 2000 nel territorio di Mogoro-Uras-Masullas (Feoga per circa 900 Ha).
Oggi, grazie agli impegni profusi, alcuni Riordini Fondiari stanno arrivando al completamento. La fase conclusiva, cioè quella più importante, nella quale si effettua la variazione definitiva delle ditte catastali nei pubblici registri dei lotti di assegnazione, è stata portata a compimento per il Riordino Fondiario di Zeddiani (PAC 4180), sono in attesa di decreto altri 3 riordini fondiari (San Vero Milis - PAC 23/865; Feoga - Mogoro-Uras-Masullas; Uras -PAC 4/984 ), mentre è in fase di studio il progetto di completamento del riordino fondiario nei Comuni di Marrubiu, Terralba e Uras - PAC 23/503 e PAC 23/8099.
Considerazioni.
A oggi alcuni Riordini Fondiari, in provincia di Oristano e non, come suddetto, sono ancora da ultimare, alcuni, come detto, sono in stadi di lavorazione più avanzati di altri ma, ancora da definire.
La situazione attualmente presente nella realtà è che nella totalità dei casi i possessori già occupano i lotti loro assegnati in base alla ricomposizione fondiaria eseguita, senza che essi abbiano la legittima titolarità dei fondi e senza che questi ultimi abbiano subito i relativi frazionamenti.
- La mancanza di titolarità. Le particelle costituenti i lotti di assegnazione sono intestate catastalmente, nei pubblici registri, a ditte diverse da coloro che li possiedono. Questo comporta un fattore limitante: impossibilità di accedere al credito, accensioni di mutui, ancora impossibilità a partecipare a bandi di finanziamento comunitari riconducibili alla PAC. E’ da rilevare la ripercussione negativa che questo comporta nella compravendita degli immobili poiché i possessori, privi di titolo portano avanti le compravendite con scritture private tra le parti prive di regolare registrazione.
- Assenza di frazionamenti. In molti Riordini Fondiari manca addirittura la fase che prevede il frazionamento delle particelle catastali e quindi l’individuazione dei lotti di riordino. Laddove non sono eseguiti i frazionamenti i possessori devono dichiarare, nella compilazione dei fascicoli aziendali, le porzioni di superfici delle particelle su cui ricadono i lotti. La divisione delle superfici delle particelle fatta in maniera virtuale è soggetta ad errori di valutazione geometrica a discapito della tenuta dei registri, soprattutto quando i lotti sono costituiti da numerose particelle. Questo comporta che al momento della verifica di allineamento dei dati, ad opera dei soggetti pagatori (AGEA), puntualmente si riscontrano degli errori bloccanti per esubero o sovrapposizione di superfici dichiarate con conseguente perdita economica da parte del beneficiario.
Il mondo agricolo oristanese, pur riconoscendo l’importanza dei lavori fatti e dei vantaggi raggiunti con i Riordini Fondiari nello stesso tempo, chiede a gran voce da decenni che la loro anomala condizione di titolarità sia conclusa definitivamente al fine di ovviare a tutti gli incovenevoli descritti.
Nel 2012, l’allora Amministrazione Regionale attraverso l’assessorato all’Agricoltura, vicino alle difficoltà del mondo agricolo provinciale che rappresenta ancora oggi il settore economico trainante dell’economia sarda, con Decreto ARAP n° 1831/DEc/125 del 27/12/2012 – “Attività di completamento dei Riordini Fondiari” ha finanziato quattro interventi in altrettante aree geografiche oristanesi: 3° distretto Terralba Zona Mogoro; Uras; Zeddiani e San Vero Milis al fine di ultimare i lavori fino al perfezionamento delle trascrizioni tanto attese.
Stato attuale dei Riordini Fondiari.
- Piano di riordino - Progetto FEOGA - Comuni di Mogoro - Uras – Masullas: questo lavoro è stato elaborato con l’individuazione, aggiornamento e definizione delle ditte proprietarie. I frazionamenti erano nella maggior parte dei casi eseguiti pertanto è stato necessario completare alcuni residuati. Pubblicato nel Dicembre 2013, è completato.
- Piano di riordino PAC n° 4180 - Distretto di Zeddiani: trattasi del Primo riordino fondiario realizzato nell’alto campidano e iniziato nel 1956. È stato necessario individuare le nuove ditte che possiedono oggi i lotti e quali sono stati i passaggi da quelle originarie alle attuali. Dopo il rilievo topografico dell’intera area hanno avuto inizio i frazionamenti, mai realizzati in passato, che sono stati terminati a febbraio 2015. Al piano, pubblicato nel dicembre 2014, non sono state mosse osservazioni o reclami perciò, lo stesso, è stato prontamente trasmesso all’assessorato per le verifiche. Il 29 maggio 2018 l’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale decreta l’approvazione del piano di ricomposizione fondiaria.
- Piano di Riordino PAC 4/984 3° distretto 1° Lotto Uras: per quanto riguarda il Riordino nel Comune di Uras è stato necessario individuare le nuove ditte che possiedono oggi i lotti e quali sono stati i passaggi da quelle originarie alle attuali. Gli atti di aggiornamento catastali (frazionamenti) sono stati completati. Pubblicato nel Settembre 2015, è stato completato.
- Piano di Riordino PAC 23/865 Riordino Fondiario di San Vero Milis: ultimo dei quattro interventi portato a termine secondo decreto. Gli atti di aggiornamento catastali (frazionamenti) sono stati completati. Pubblicato nel Settembre 2016, è in attesa di Decreto.
- Piano di Riordino dl I° Distretto di Terralba I° Lotto e II° Lotto PRS n. 134/AG e PRS n. 355/AG: realizzati negli anni ’60, ’70, rappresentano un territorio che si estende in una delle zone del Terralbese più vocate all’agricoltura. In attesa di essere completato.
- Piano di Riordino del II° Distretto di Terralba I° Lotto zona sud PAC 23/8099: negli anni ‘90 sono stati riassegnati i lotti di terreno agli aventi diritto. Sono stati individuate le nuove ditte che possiedono oggi i lotti e quali sono stati i passaggi da quelle originarie alle attuali. Sono stati eseguiti gli atti di aggiornamento catastale (frazionamenti). Si stanno ultimando le attività propedeutiche alla pubblicazione del piano.
- Piano di Riordino del II° Distretto di Terralba II° Lotto zona nord PAC 23/503, è stato associato al riordino PAC 23/8099 in quanto, risultando le aree riordinate contigue ed essendo i proprietari dei terreni di una e dell’altra area in buona parte gli stessi, ai fini di massimizzare gli effetti della ricomposizione fondiaria alcune ditte (vedi il Comune di Marrubiu) sono transitate da un’area all’altra. Quindi, perché si potesse dare chiara descrizione di tutti i passaggi si è reso necessario trattare unitamente i due riordini.
- Piano di Riordino del III° Distretto di Terralba, zona Morimenta (I° - II° - III° stralcio): realizzato negli anni ’80, sono stati riassegnati i lotti di terreno agli aventi diritto. Sono stati realizzati i frazionamenti. In attesa di essere completato.
Area agricola strategica della piana di Terralba e Arborea.
Nello specifico è rilevante intervenire con urgenza nell’ampio bacino delle aree ricadenti nell’ex comprensorio di bonifica della piana di Terralba e Arborea.
La regione geografica descritta, con una presenza di oltre 25.000 abitanti, rappresenta la realtà agricola più attiva dell’oristanese. I grossi centri di Terralba, Arborea, Marrubiu, Uras e S.N. Arcidano gravitano attorno al settore agricolo che rappresenta il comparto economico trainante. Basti pensare alla fiorente attività ortofrutticola che inizia appunto nei campi riordinati e irrigati dal Consorzio di Bonifica dagli agricoltori, seguita dalla manodopera locale, al cui già alto valore si aggiunge quello delle lavorazioni e trasformazioni da parte delle varie cooperative e centrali ortofrutticole situate nell’area che fanno girare un indotto di assoluto rispetto sia a livello regionale sia nazionale.
All’uopo si focalizza la predisposizione dell’intervento sulla zona ricadente tra i comuni di Terralba – Marrubiu e Uras denominati I° distretto irriguo 1° e 2° Lotto rispettivamente P.R.S. 134/AG e P.R.S. 355/AG.
I predetti interventi di accorpamento fondiario risalgono agli anni Settanta e furono ultimati dopo la riassegnazione dei lotti e l’esecuzione dei frazionamenti che individuavano le fasce consortili con le varie pertinenze (Strade Canali Condotte di irrigazione e Fasce frangivento), le maglie di bonifica e i lotti di assegnazione delle singole proprietà.
Nella zona sopra indicata si nota in primis la trasformazione agraria che ha permesso il miglioramento fondiario del territorio finalizzato alla necessaria competitività delle aziende agricole che vi operano, ma che a causa della frammentazione eccessiva delle particelle catastali che compongono ogni singolo lotto riassegnato, limita l’imprenditore agricolo nel disbrigo di tutte quelle pratiche burocratiche relative al miglioramento dell’attività (finanziamenti, rimborsi, pratiche agricole comunitarie).
Come già sopra descritto la zona presa in considerazione, ricade tra i comuni di Terralba, Marrubiu e Uras per complessivi 1400 Ha con circa 18000 particelle catastali da regolarizzare.
Le ditte assegnatarie sono circa 700 su un totale di circa 1000 lotti di assegnazione, con una superficie media riassegnata per lotto di circa Ha 1,5.